dicembre

Eccoci di nuovo, mi rifaccio vivo... Oggi voglio ricollegarmi al discorso della scorsa volta a proposito del trattamento posticipato con apibioxal, che ho poi eseguito qualche settimana dopo il mio ultimo post. In effetti l’apicoltore ha il tempo di eseguirlo per tutto il periodo di assenza covata purchè la temperatura della giornata ce lo permetta e la famiglia sia in movimento, perciò abbastanza larga per ricevere un trattamento il più omogeneo possibile. Un'attenzione particolare ai ritardatari, ai quali consiglio un intervento in tempi brevi e già che apriamo l'arnia approfittiamo per constatare in che condizioni si trovi il telaino laterale: se vuoto di api e di miele, logicamente occorrerà stringere la famiglia. A questo punto del discorso mi viene in mente l’usanza adottata da qualche professionista, sentita anni fa, per quanto riguarda l’alimentazione della famiglia in questo periodo: preparano in anticipo un telaino di miele, scaldandolo vicino a una fonte di calore; poi, viene messo nell’alveare vicino al glomere dopo averlo magari graffiato un po’ per facilitare alle api l'accesso al nutriente alimento. Altro punto ribadito per l'alimentazione è quello di mettere il candito a stretto contato ai telaini facendo un foro non eccessivamente grande,per non far asciugare l'impasto,coprire con un nailon includendo anche il diaframma e rovesciare il coprifavo. Personalmente io uso mettere il candito sopra il coprifavo con dei ritagli di vecchie coperte disubbidendo ai consigli dei dott.esp.ap. Durante tutta la stagione fredda, essendo impossibilitati a visitare le famiglie, risulta molto utile l’osservazione del fondo antivarroa. Questo fornisce molteplici informazioni: oltre all'indicazione sulla caduta naturale della varroa si riesce a misurare la forza del glomere; in base a quanto le api sporcano riesco a capire la eventuale presenza di covata; nella presenza di scaglie di cera grossolana posso intuirvi la causa di un eventuale saccheggio. Un’altra piccola cosa da fare durante l’inverno, approfittando di giornate in cui l’ape è impossibilitata ad uscire per due e più giorni è quello di spostare gli alveari per rimettere in ordine l’apiario. Chiudo augurando un Santo Natale a tutti voi i vostri cari e famiglie. Ci sentiamo il prossimo anno!

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