post acacia

Bentrovati cari apicoltori in questo periodo "post acacia".
Le generose fioriture, picco stagionale di importazione di nettare per le nostre amiche api, è ormai agli sgoccioli. Sciamature a parte, per le quali occorre comunque visitare con una certa regolarità le famiglie alla ricerca di celle reali, ci si avvia verso un periodo relativamente tranquillo: l'amorfa è in piena fioritura e si prospetta un lieve anticipo delle fioriture di tiglio ed ailanto.
Sia in territorio di Gorizia che in particolare in quello di Udine si sono verificati forti spopolamenti probabilmente dovuti a semine con concianti neonicotinoidi. La notizia, se confermata, sarebbe allarmante poiché questi prodotti chimici sono stati da poco, e aggiungo finalmente, sospesi in tutta l'Unione Europea.
In conseguenza di ciò si consiglia di valutare la forza delle proprie famiglie con una stima del rapporto covata/api. Il malcapitato apicoltore, visitando gli alveari, può trovare nel melario un'esigua presenza di api, ma a conferma dei suoi sospetti noterà una consistente carenza di api che accudiscono la covata. In questa situazione non rimane molto da fare se non compattare la famiglia togliendo il melario e i favi di scorte. In questo modo si può consentire e garantire l'accudimento della covata, che per uno sviluppo ottimale ha bisogno di una temperatura costante attorno ai 34°.
Ora vi saluto perché a breve comincerò a smielare qualche melario, così potrò magari aggiornarvi con novità stavolta riguardanti gusto, olfatto e vista di questo "nettare degli dei" A presto!

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