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S.Giuseppe

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Buongiorno a tutti gli apicoltori, ben ritrovati in questo mio diario. Siamo ancora appena a metà marzo, ma dalle visite svolte emerge uno sviluppo avanzato in termini di covata sia femminile che maschile. Le temperature, particolarmente elevate per la stagione, hanno anticipato e anticiperanno la ripresa vegetativa delle piante nettarifere, così noi non sottovaluteremo un conseguente potenziale anticipo anche della sciamatura. Tempo permettendo in questi giorni sarà possibile effettuare la raccolta del polline, molto abbondante vista l'utilità per la covata, ed esente da possibili presenze di fitofarmaci essendo i trattamenti chimici in agricoltura ancora lontani. Si può osservare un elevato sviluppo numerico, ma l’allargamento delle famiglie deve essere valutato caso per caso e solo dove c'è una consistente copertura dei telai potremo procedere con un allargamento. Chi è interessato alla raccolta di mieli primaverili (tarassaco e marasca) dovrà lavorare molto sulla te

nuova stagione nuove speranze

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Cari apicoltori, dopo il doveroso riposo invernale faccio di nuovo capolino su questo mio diario, come l'ape sul predellino valuta se fare un primo giro per sgranchirsi le ali o attendere giornate più calde. Anche se, a dirla tutta, l'apicoltore in inverno non riposa per niente, anzi: rimessaggio e pulizia delle arnie, controllo del materiale, acquisto di quanto si prevede di utilizzare nella stagione apistica entrante... Insomma, abbiamo lasciato le pantofole inutilizzate in un angolo della casa! Viste le temperature più miti di questi giorni e la contemporanea fioritura del nocciolo, possiamo dire con sicurezza che è partita la nuova stagione: se volessimo fare una visitina troveremo molto probabilmente delle rosette di covata su qualche telaio. Probabilmente si tratta di una breve parentesi di bel tempo, in quanto è previsto un ritorno al freddo. Così, si consiglia di approfittare delle giornate relativamente calde, con temperature massime che arrivino almeno ai 12-1

S.MARTINO

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S.MARTINO,FESTA DI RINGRAZIAMENTO PER CHI LAVORA CON LA NATURA. AD OGNI CALAR DEL SOLE UN RINGRAZIAMENTO PER LA VITA.

Tra api e cimici...

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Dopo il periodo estivo un bentornato a tutti voi, apicoltori o anche solo estimatori dell'apicoltura in generale. Settembre è passato veloce e con le sue temperature più che miti non ci ha fatto rimpiangere la fine dell'estate. Siamo appena entrati in autunno e già guardiamo al prossimo inverno, che richiede all'apicoltore forse la maggior attenzione. Le famiglie hanno ormai eliminato la maggior parte dei fuchi e sono state ristrette su meno telai per assicurare alla covata le dovute attenzioni. Occorre prestare attenzione in particolare alle famiglie meno forti e quelle che abbiamo ancora nei portanuclei, dal momento che per loro le scorte sono più esigue e rischiano di rimanerne senza. Nelle scorse settimane ho provveduto a fare un ciclo di ApiHerb, che offre alle api diverse armi per fronteggiare le avversità sempre dietro l'angolo. Per approfondimenti vi rimando all'articolo che a suo tempo avevo scritto . In questo periodo invece possiamo provvedere ad alimen

giugno18

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Dopo un periodo di intenso lavoro, appena oggi posso scrivervi alcune mie nuove riflessioni per il mese di giugno 2018. E’stata una bella primavera per l’apicoltore: dai profumi intensi delle fioriture che ci hanno regalato un raccolto abbondante sia di nettare sia di polline. Personalmente credo che la ricorderò con gratitudine verso la natura e Chi l’ha creata. Tra i suggerimenti che desidero darvi in questo periodo, voglio puntualizzare l’attenzione necessaria da dedicare nel cambio della regina. Questo momento è particolarmente delicato per la famiglia, in quanto la percentuale di perdita della regina stessa può essere molto alta per i più svariati motivi. Ho notato, inoltre, che ci sono delle sciamature tardive, probabilmente dovute allo sviluppo della famiglia partito tardi a causa del ritorno di freddo ad inizio primavera. Sulle attività da svolgere in questo periodo e sulle eventuali problematiche che si possono presentare, vi propongo di consultare i testi che vi ho scritt

post acacia

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Bentrovati cari apicoltori in questo periodo "post acacia". Le generose fioriture, picco stagionale di importazione di nettare per le nostre amiche api, è ormai agli sgoccioli. Sciamature a parte, per le quali occorre comunque visitare con una certa regolarità le famiglie alla ricerca di celle reali, ci si avvia verso un periodo relativamente tranquillo: l'amorfa è in piena fioritura e si prospetta un lieve anticipo delle fioriture di tiglio ed ailanto. Sia in territorio di Gorizia che in particolare in quello di Udine si sono verificati forti spopolamenti probabilmente dovuti a semine con concianti neonicotinoidi. La notizia, se confermata, sarebbe allarmante poiché questi prodotti chimici sono stati da poco, e aggiungo finalmente, sospesi in tutta l'Unione Europea. In conseguenza di ciò si consiglia di valutare la forza delle proprie famiglie con una stima del rapporto covata/api. Il malcapitato apicoltore, visitando gli alveari, può trovare nel melario un'e

profumo di acacia

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Ciao a tutti e ben ritrovati, questi giorni rappresentano per l'apicoltore il periodo forse più intenso dell'anno poiché fra pochi giorni fiorirà l'acacia e le problematiche sono diverse: contenimento della sciamatura, posa dei melari, celle reali.... Un principio basilare sulla sciamatura detto dai nostri dottori esperti apistici è quello di lasciare che la famiglia sfoghi la sua febbre sciamatoria, per poi ricominciare a lavorare a pieno ritmo una volta recuperato lo sciame da qualche ramo o anfratto (effettivamente questo approccio sarebbe l'ideale se poi l'apicoltore avesse certezza dell'effettivo recupero dello sciame). Altro modo, più cruento, è quello di sopprimere la regina e tenere la nuova cella, anche se logicamente la regina che nascerà non sarà certo migliore. Almeno così ci si mette al sicuro e poi con calma potremo inserire una nuova cella o regina selezionata. Il principio è quello di togliere la regina dalla famiglia (o impedirle di uscire);