giugno18

Dopo un periodo di intenso lavoro, appena oggi posso scrivervi alcune mie nuove riflessioni per il mese di giugno 2018.
E’stata una bella primavera per l’apicoltore: dai profumi intensi delle fioriture che ci hanno regalato un raccolto abbondante sia di nettare sia di polline. Personalmente credo che la ricorderò con gratitudine verso la natura e Chi l’ha creata.
Tra i suggerimenti che desidero darvi in questo periodo, voglio puntualizzare l’attenzione necessaria da dedicare nel cambio della regina. Questo momento è particolarmente delicato per la famiglia, in quanto la percentuale di perdita della regina stessa può essere molto alta per i più svariati motivi.
Ho notato, inoltre, che ci sono delle sciamature tardive, probabilmente dovute allo sviluppo della famiglia partito tardi a causa del ritorno di freddo ad inizio primavera.
Sulle attività da svolgere in questo periodo e sulle eventuali problematiche che si possono presentare, vi propongo di consultare i testi che vi ho scritto l’altr’anno in giugno, sempre sotto la supervisione dei dott. Esperti apistici.
Oggi invece, vorrei aggiugere un tema importante per l’apicoltura: la varietà delle fioriture. In questo, infatti, ognuno di noi potrebbe dare il suo contributo, secondo le proprie disponibilità.
In questo periodo, infatti, le fioriture sono più varie ma molto meno abbondanti e quindi, potremmo aiutare le nostre api, seminando o piantando delle essenze di loro interesse che vadano a coprire i periodi di magra (anche per i prossimi anni). La varietà di flora disponibile sia a partire dal seme sia già in piantina, è molto ampia e quindi ognuno di noi può scegliere consultando i testi appropriati.
Personalmente nel corso degli anni io ho seminato in campo aperto sia la famosa facelia sia un miscuglio di una ventina di varietà di interesse apistico. Ultimamente ho messo a dimora un po’ di lavanda, di issopo, di ligustro, ecc.
Vi auguro buone ferie ma promettetemi di garantire una sana vacanza anche per le nostre operaie!

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